L'AFSSAPS ( Agenzia Francese di Sicurezza Sanitaria e dei Prodotti Medicinali ) ha deciso di ritirare dal commercio i farmaci immunostimolanti usati per prevenire le infezioni recidivanti delle vie respiratorie in bambini e adulti.
Si tratta di specialità medicinali che contengono antigeni batterici, che dovrebbero stimolare la risposta immunitaria l'organismo.
Secondo l'Agenzia francese per il controllo dei farmaci l'efficacia e il meccanismo d'azione rivendicati da questi farmaci non sono dimostrati in base agli attuali criteri richiesti per la valutazione dell'efficacia dei prodotti.
Inoltre, l'analisi dei dati di sicurezza d'impiego di tali prodotti mette in evidenza effetti indesiderati rari ma potenzialmente gravi, essenzialmente di tipo allergico o cutaneo.
In pratica, questi farmaci sono poco sicuri perché possono causare effetti collaterali di vario tipo: frequenti e transitori come i problemi gastrointestinali ( nausea, vomito ), la tosse, la febbre o le eruzioni cutanee; ma anche effetti rari e gravi come l'asma e le reazioni allergiche.
Il rapporto rischio/beneficio di questi farmaci immunostimolanti è stato considerato non-favorevole.
In Italia i farmaci appartenenti a questa categoria si trovano in classe C, cioè sono a carico del cittadino, e devono essere venduti dietro presentazione di ricetta medica. Contengono antigeni batterici o lisati batterici e i loro nomi commerciali sono: Acintor, Biomunil, Biostim, Bronchomunal, Bronchovaxom, Buccalin, Immucytal, Ismigen, Paspat.
Secondo l’AFSSAPS le infezioni recidivanti ( per cui questi farmaci vengono solitamente prescritti ) devono essere gestite con altri mezzi:
nel bambino, queste infezioni necessitano al massimo di farmaci sintomatici, perché sono spesso di origine virale ( e non batterica ) e tendono a risolversi spontaneamente;
nell'adulto, la prevenzione delle infezioni recidivanti deve essere incentrata sulla gestione dei fattori individuali ( ad esempio, allergie, reflusso gastroesofageo ) e ambientali ( fumo, attivo e passivo ) che le favoriscono.
Chi sta assumendo questi farmaci dovrebbe ridiscutere con il medico curante la loro reale utilità. ( Xagena2005 )
Fonte: Altroconsumo, 2005
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