Appartengono alla classe dei macrolidi l’Eritromicina, l’Azitromicina, la Claritromicina e la Telitromicina.
L’ Eritromicina ha uno spettro d’azione antibatterico simile a quello delle penicilline, pertanto può rappresentare un’alternativa terapeutica per i pazienti che manifestano reazioni allergiche a questa categoria di antibiotici.
Trova indicazione nel trattamento di alcune forme di enteriti, di polmonite, legionellosi, sifilide, uretrite non gonococcica, prostatite cronica, difterite, acne volgare e rosacea, e nella profilassi della pertosse.
Questo antibiotico, in alcuni casi, può causare nausea, vomito e diarrea.
Il problema può essere ovviato riducendo il dosaggio.
Và prestata particolare attenzione alla somministrazione nei soggetti con insufficienza epatica e renale, prolungamento dell’intervallo QT, porfiria, in donne in gravidanza e durante l’allattamento.
L’Azitromicina esplica la sua attività antibatterica principalmente sui batteri Gram negativi, mentre sui Gram positivi ha un’attività leggermente inferiore a quella dell’Eritromicina.
Viene impiegata per il trattamento delle infezioni delle vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli, di carattere genitale, dell’otite media, del tifo lieve-moderato. L’Azitromicina ha un’elevata emivita a livello tissutale, dove raggiunge elevate concentrazioni, a differenza di quelle plasmatiche che restano basse.
Gli effetti indesiderati più comuni si manifestano sotto forma di nausea, vomito, malessere addominale, diarrea, orticaria, rash cutaneo, reazioni allergiche, reversibile perdita dell’udito ( dovuta a dosaggi elevati ).
Sono stati, inoltre, segnalati ittero colestatico, dolori toracici, aritmie, sindrome simil-miastenica, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
E’ controindicata la somministrazione di Azitromicina nei soggetti con insufficienza epatica.
La Claritromicina è un derivato dell’Eritromicina ed ha un’attività di poco superiore a quella del composto di origine.
Viene impiegata nel trattamento delle infezioni delle vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli, dell’otite media, e nell’eradicazione dell’Helicobacter pylori.
E’ consigliato ridurre i dosaggi se somministrata a pazienti con insufficienza renale, in gravidanza o durante l’allattamento.
Ne è, inoltre, sconsigliato l’uso in caso di terapia antiaritmica concomitante.
Tra gli effetti indesiderati sono stati segnalati: dispepsia, cefalea, disturbi dell’olfatto e del gusto, colorazione dei denti e della lingua, stomatite, glossite, pancreatite, artralgie, mialgie, capogiri, vertigini, tinnito, ansia, insonnia, incubi, confusione, psicosi, convulsioni, parestesie, ipoglicemia, epatite, insufficienza renale, leucopenia e trombocitopenia.
Nel caso di somministrazioni per via endovenosa sono state segnalate flebiti e reazioni doloranti al sito di infusione.
La Telitromicina è un macrolide che trova impiego nel trattamento della polmonite acquisita in comunità, dell’esacerbazione della bronchite cronica, della sinusite, della faringite o della tonsillite da streptococco beta-emolitico, nel caso in cui gli antibiotici beta-lattamici fossero inappropriati.
E’ buona norma prestare attenzione nell’utilizzare la Telitromicina in caso di insufficienza epatica, insufficienza renale, in gravidanza, nel caso in cui il soggetto da trattare presenti disturbi di tipo coronarico, aritmie ventricolari, bradicardia, ipopotassemia, ipomagneisemia, rischio di allungamento dell’intervallo QT e nel caso il paziente sia già in trattamento con farmaci che possono causare l’allungamento dell’intervallo QT.
L’uso di Telitromicina è controindicato durante l’allattamento, in soggetti con QT lungo e in concomitante terapia anti-aritmica.
La Telitromicina può causare diarrea, nausea, vomito, flatulenza, dolore addominale, alterazioni del gusto, vertigini e cefalea.
Con minore frequenza, sono stati segnalati casi di stitichezza, anoressia, stomatite, vampate, palpitazioni, sonnolenza, insonnia, nervosismo, rash, orticaria, prurito, offuscamento della vista ed eosinofilia.
Raramente sono stati osservati ittero colestatico, parestesie, aritmie, ipotensione, colite da antibiotico, edema del volto, alterazioni dell’olfatto, crampi muscolari ed eritema multiforme.
Negli Stati Uniti l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha imposto un warning nella scheda tecnica dell’antibiotico Telitromicina ( Ketek ) riguardo ad un possibile grave danno epatico associato all’impiego del farmaco.
La decisione dell’FDA di emettere un warning ha preso avvio dalla pubblicazione su Annals of Internal Medicine di 3 casi di grave danno epatico dopo assunzione di Ketek. Un paziente è deceduto.
Prodotti a base di macrolidi : Eritromicina: Eritrocina, Lauromicina; Azitromicina: Azitrocin, Ribotrex, Trozocina, Zitromax; Claritromicina: Klacid, Macladin, Veclam; Telitromicina: Ketek.
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