In tutto il mondo il tumore ovarico è l’ottavo tumore più diffuso fra le donne: ogni anno ci sono circa 230.000 nuove diagnosi, e più di 140.000 donne in tutto il mondo muoiono ogni anno a causa di questa malattia.
Il carcinoma ovarico ha, quindi, il più basso tasso di sopravvivenza tra tutti i tumori ginecologici ( 45% contro, ad esempio, l’89% del tumore al seno ).
In Italia si calcolano 5.911 nuovi casi all’anno, circa il 3% del totale dei tumori diagnosticati tra le donne. Si stima che il 75% delle diagnosi avverrà in fase avanzata, ossia quando il tumore sarà già diffuso alle strutture circostanti ( pelvi e/o organi addominali ).
Si stima che nel corso della vita 1 donna italiana ogni 74 sviluppi un tumore ovarico. Il carcinoma ovarico rientra tra le prime 5 cause di morte per tumore tra le donne tra i 50 e i 69 anni ( 7% del totale dei decessi ).
È un tumore maligno che ha origine dal tessuto di rivestimento della superficie dell’ovaio o della tuba. Le cellule tumorali originate dalla superficie ovarica o tubarica possono diffondersi nella cavità addominale ed attecchire direttamente sugli altri organi addominali, oppure possono diffondersi in altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno e i linfonodi. In questo modo il tumore all’ovaio si diffonde precocemente al di fuori del luogo di origine, dando luogo a metastasi già nella fase iniziale, quando il tumore di origine è ancora molto piccolo.
Se rilevato a uno stadio iniziale, il carcinoma ovarico è normalmente asportabile, tuttavia spesso non esistono sintomi iniziali e il tumore può essersi diffuso anche in altre parti del corpo ( metastatizzato ) prima che sia diagnosticato nella paziente.
Ad oggi non si conoscono i fattori che possono essere la causa del cancro all’ovaio. È stato però osservato che il rischio di tumore è legato ad alcuni fattori di rischio: a) età - La maggior parte dei casi di tumore ovarico viene diagnosticata nelle donne in fase post-menopausa, con una massima incidenza tra i 50 e i 65 anni di età; b) tumore al seno - Le donne che hanno avuto un tumore della mammella, hanno una probabilità doppia di sviluppare il carcinoma ovarico; c) familiarità - Le persone con una storia familiare di carcinoma della mammella od ovarico hanno maggiore rischio di sviluppare la malattia; d) ovulazione - Donne che hanno avuto molte gravidanze e donne che assumono la pillola hanno un rischio diminuito, mentre donne che hanno dei cicli mestruali più corti hanno un rischio aumentato; e) stile di vita - Una dieta inadeguata, il sovrappeso e il fumo possono incidere sul tumore.
I sintomi del tumore ovarico sono difficili da individuare, in particolare in stadio iniziale e spesso vengono confusi con altri disturbi di minore entità. Ciò può portare a un grave ritardo nella diagnosi. Tra questi: gonfiore addominale persistente; fitte addominali; bisogno frequente di urinare; sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto; perdite ematiche vaginali; mutamenti nelle abitudini intestinali.
Una diagnosi precoce di tumore ovarico può aumentare le possibilità di sopravvivenza, ma il 75% dei casi è diagnosticato in stadio avanzato.
Quando il tumore ovarico è diagnosticato in uno stadio iniziale e il cancro è confinato alle ovaie, il 90% delle pazienti ha probabilità di sopravvivere per più di cinque anni. La percentuale di sopravvivenza a 5 anni si riduce drasticamente, fino al 27%, quando il tumore è diagnosticato in uno stadio avanzato.
La visita annuale dal ginecologo e l’ecografia transvaginale di controllo possono facilitare la diagnosi precoce. ( Xagena2015 )
Fonte: Policlinico Gemelli, 2015
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