I vaccini a RNA messaggero ( mRNA ) come quelli di Pfizer - BioNTech e di Moderna contengono nanoparticelle ricoperte di PEG ( polietilenglicole ), una sostanza utilizzata anche in altri prodotti farmaceutici e cosmetici, contro cui l’organismo, talvolta, produce anticorpi.
Non sono note le cause che scatenano alcune gravi, seppur rare, reazioni avverse al vaccino anti-COVID di Pfizer - BioNTech.
Un’ipotesi, all'esame, negli Stati Uniti, del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ( NIAID ) e della Food and Drug Administration ( FDA ), è che a iperstimolare il sistema immunitario siano le nanoparticelle di Polietilenglicole che avvolgono l’RNA messaggero contenuto nel vaccino.
Il Polietilenglicole è un polimero che trova molte applicazioni in campo farmaceutico-cosmetico. Viene utilizzato per la produzione di molecole biologiche a lunga durata d'azione, ma anche nei lassativi e nelle formulazioni di altri prodotti farmaceutici ( dagli unguenti alle compresse ) e nei cosmetici, compresi dentifrici e shampoo.
Fino ad ora, il PEG non era mai stato impiegato come componente di un vaccino.
Nei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna l’RNA messaggero ( materiale genetico ) è avvolto da nanoparticelle lipidiche ( LNP ) combinate chimicamente con il PEG.
Le LNP servono a favorire l’ingresso dell’RNAmessaggero nelle cellule, mentre il PEG aumenta la stabilità e la durata delle nanoparticelle.
Fino a poco tempo fa il PEG era considerato una sostanza inerte, non in grado di reagire con i sistemi biologici.
Negli ultimi anni, è stato, invece, osservato che l’organismo umano produce anticorpi contro il PEG.
Uno studio del 2016 ha riportato che il 72% delle persone possiede qualche tipo di anticorpo contro il PEG, forse proprio per l’ampio uso che se ne fa, in particolare nella cosmesi.
Tuttavia, solo nel 7% dei casi la presenza degli anticorpi anti-PEG sarebbe sufficientemente elevata da predisporre all’insorgenza di reazioni anafilattiche.
Non è ancora chiaro quale meccanismo immunitario possa essere coinvolto. Gli anticorpi contro PEG sarebbero del tipo IgM e IgG, che non danno reazioni allergiche e anafilattiche, causate invece dalle IgE.
Si ipotizzano altri meccanismi alla base: risposte immunitarie aspecifiche contro le nanoparticelle di PEG scambiate per virus.
Per alcuni non ci sarebbe un razionale abbastanza forte per sostenere che sia il PEG a scatenare reazioni immunitarie nei confronti del vaccino: l’iniezione intramuscolare porterebbe a una diluizione nel tempo della concentrazione ematica di PEG, dove sono presenti gli anticorpi anti-PEG, rendendola irrilevante.
Più probabile, invece, che si tratti di reazioni legate a una iper-reattività del sistema immunitario locale in alcune persone.
Negli Stati Uniti, il NIAID e la FDA, preoccupate per l'alta incidenza di reazioni avverse di tipo allergico superiore alle previsioni, daranno avvio a studi specifici per meglio definire l'entità e le cause delle reazioni avverse al vaccino Pfizer - BioNTech.
Pfizer - BioNTech e Moderna non avevano valutato i rispettivi vaccini su persone con precedenti reazioni avverse a prodotti farmaceutici pegilati.
Nel frattempo, i CDC ( Centers for Disease Control and Prevention ) hanno raccomandato di non vaccinare coloro che hanno manifestato in passato una reazione grave a un altro vaccino o a un altro farmaco iniettabile, e di trattenere in osservazione per circa 30 minuti dopo la somministrazione del vaccino chi potrebbe sviluppare una reazione anafilattica, così da poter intervenire subito qualora si dovesse presentare. ( Xagena2020 )
Fonte: Science Magazine, 2020
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