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Fave di Fuca nella stipsi e come coadiuvante nelle restrizioni dietetiche


Fave di Fuca appartiene alla categoria farmacoterapeutica dei lassativi e contiene estratto di Fucus vesiculosus, di Cascara sagrada e di Frangola.

Il Fucus vesiculosus, noto anche come Alga bruna, ha come principale componente l’alginato, che determina una riduzione del senso di fame.
L’alga ha un alto contenuto in Iodio, che produce attivazione del metabolismo, favorendo il calo ponderale. Per questo motivo, le Fave di Fuca trovano indicazione anche come adiuvanti delle restrizioni dietetiche.
All’estratto di Cascara sagrada, per il suo contenuto in antrachinoni, viene attribuita la proprietà lassativa mediante stimolazione della peristalsi intestinale e l’aumento dell’escrezione di acqua che favorisce l’idratazione delle feci e la loro conseguente evacuazione.

Anche la Frangola contiene principi attivi in forma glucosidica ad azione regolatrice del transito intestinale.

Formulazione

Fave di Fuca si presenta in forma di compresse rivestite da assumere per bocca.

Composizione

Una compressa rivestita contiene:

- estratto secco di Fucus vesiculosus (acido alginico superiore al 12%) 126 mg

- estratto secco Cascara sagrada 170 mg

- estratto secco Frangola 222 mg

- eccipienti: talco; sodio stearato; gomma arabica, nebulizzato essiccato; ossido di ferro nero ( E172 ); ossido di ferro rosso ( E172 ); metile paraidrossibenzoato; propile paraidrossibenzoato; etile paraidrossibenzoato; sodio benzoato; glicole propilenico; sodio idrossido; glucosio anidro; cera bianca; saccarosio.

Indicazione

Fave di Fuca trova impiego principalmente nel trattamento di breve durata della stipsi e anche come adiuvante delle diete ipocaloriche.

Posologia

Come lassativo: 2-4 compresse da ingerire con un bicchiere abbondante di acqua e senza masticare, preferibilmente la sera, secondo necessità. Si ricorda che una dieta ricca di liquidi favorisce l’evacuazione di feci molli.
Il trattamento con lassativi non deve superare la durata di 7 giorni. In caso contrario, è necessaria la prescrizione medica ed un adeguata valutazione del caso.

Come coadiuvante nelle restrizioni dietetiche

- Inizio: 1 compressa 2-3 volte al giorno, per circa 15 giorni

- Prosecuzione: 1-2 compresse, 2-3 volte al giorno, secondo necessità

Controindicazioni

Si sconsiglia l’impiego di Fave di Fuca in caso di ipersensibilità verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Come per tutti i prodotti appartenenti alla categoria farmacoterapeutica dei lassativi, Fave di Fuca è controindicato nei soggetti che presentano dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione, coliti ed enteriti.

L’impiego di Fave di Fuca è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento. L'uso va anche evitato in caso di sospetta gravidanza o di pianificazione di maternità.

Si sconsiglia, inoltre, l’impiego di Fave di Fuca nei bambini al di sotto dei 12 anni, se non previo consulto medico per la valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Effetti indesiderati

Saltuariamente, sono stati segnalati casi di dolori crampiformi isolati o coliche addominali, più frequenti nei casi di stitichezza grave.
Occasionalmente potrebbero verificarsi nausea, vomito.
Tali eventi avversi sono, generalmente, transitori e scompaiono sospendendo il trattamento.

L’abuso di lassativi stimolanti può dare origine ad assuefazione; pertanto, si raccomanda di seguire le indicazioni riguardo alle dosi consigliate.

Interazioni farmacologiche

Non è stata accertata alcuna interazione di Fave di Fuca con altri farmaci.
Tuttavia, è opportuno assumere Fave di Fuca 2 ore dopo l’assunzione di altri farmaci a somministrazione orale, poiché il lassativo può ridurre il tempo di permanenza nell’intestino di altri farmaci e il loro conseguente assorbimento.

Precauzioni d’impiego

Durante l’assunzione di Fave di Fuca per il trattamento della stipsi si consiglia di limitare l’assunzione di cibi ricchi di grassi, come carne di maiale e pesci grassi. E’, inoltre, opportuno limitare il consumo di pasta, pane, sostanze zuccherine, alcolici.
Se la costipazione persiste, è consigliato il consulto medico.

Sovradosaggio

L’uso frequente o prolungato ed il sovradosaggio dei lassativi possono dar luogo a diarrea persistente con conseguente disidratazione e perdita di sali minerali e altri fattori nutrizionali.
Nei casi più gravi si può manifestare ipopotassiemia con conseguente disfunzione cardiaca e neuromuscolare, soprattutto durante la co-somministrazione di glucosidi cardiaci, diuretici e corticosteroidi.

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