Nella maggior parte dei casi, nei soggetti non allergici, le punture d’insetti si risolvono senza conseguenze. Tuttavia la puntura di più insetti contemporaneamente o in zone del corpo particolarmente delicate possono risultare pericolose.
La prima cosa da fare in caso di puntura d’insetto, è la rimozione del pungiglione facendo in modo di evitare ulteriore fuoriuscita di veleno.
Quindi si disinfetta l’area colpita. Per ridurre la sensazione di fastidio può essere usata dell’Ammoniaca,che come tutte le sostanze basiche, provoca una variazione di acidità della cute che neutralizza il veleno.
L’applicazione successiva di un impacco freddo ha lo scopo di rallentare l’assorbimento del veleno.
Il trattamento farmacologico può comprendere l’utilizzo di pomate al Cortisone o pomate antistaminiche.
Può essere impiegato Dermocortal, a base di Idrocortisone, che esplica un`azione locale antinfiammatoria, vasocostrittrice ed antipruriginosa.
La crema deve essere spalmata sull`area colpita in strato sottile 2-3 volte al giorno, frizionando leggermente.
Come per tutti i preparati cortisonici per uso topico il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico nei bambini al di sotto dei 2 anni di età e nelle donne in stato di gravidanza.
Meno efficaci dei cortisonici sono gli antistaminici topici; tra questi: Calmogel ( Isotipendile ), Fenazil ( Prometazina ), Fenistil gel ( Dimetindene ).
L’utilizzo di questi prodotti può dare origine a fenomeni di fotosensibilizzazione. E’ sconsigliato l’uso per applicazioni superiori ai 3 giorni.
In caso di gonfiore persistente anche in seguito a trattamenti farmacologici, è necessario rivolgersi al medico.
Nei soggetti allergici, le punture d’insetto potrebbero dar luogo a shock anafilattico i cui sintomi iniziali sono pallore, sensazione di vertigine, sudorazione, difficoltà di respirazione, gonfiore intorno agli occhi e alle labbra, perdita di coscienza. ( Xagena2008 )
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